venerdì 11 gennaio 2013

Imbolc (31 Gennaio - 1 Febbraio)


Imbolc si colloca a metà tra la notte più lunga dell'Anno del Solstizio d'Inverno e l'Equinozio di primavera, punto di equilibrio tra il giorno e la notte. Coincide nel ciclo agreste/vegetativo con la fine dell'inverno e l'inizio della primavera e cade nel mese celtico del Sorbo. Il più famoso detto popolare riguardo a questa ricorrenza recita:

"Se alla Candelora è luminoso e bello,
l’inverno continua il suo volo come un uccello.
Ma se la Candelora pioggia e vento darà,
l’inverno ormai è andato e non tornerà."

E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/"morte" e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio viene celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.
Gli antichi Druidi chiamavano questo giorno il Festival del Ritorno della Luce, nel quale si risvegliava la Dea Terra (Imbolc letteralmente 'in the belly' of the Mother, nel ventre della Madre Terra). Dopo il sonno dell'Inverno spuntavano infatti i primi timidi fiori e il giorno era visibilmente più lungo: iniziava la Primavera. Si celebra la Madre che ha partorito e l'infanzia.
Questo giorno è noto con nomi diversi presso i vari popoli di ogni tempo e paese: Imbolc, Oimelc, I Lupercali, Candelora (festa cristiana che si celebra il 2 febbraio), Brigid's Feast, Ewomeoluc, Groundhog's Day, Candelora. Le feste europee del periodo erano e sono ancora grandi riti catartici consacrati alla purificazione attraverso i due grandi elementi esorcistici: l’acqua e il fuoco. Il concetto di purificazione è presupposto di una nuova vita: si eliminano le impurità del passato per far posto alle cose nuove. I riti che si svolgevano durante la celebrazione, oltre ad essere purificatori, avevano un forte carattere protettivo, bisognava difendere la vita che debolmente si era riaffacciata nel mondo. Questo è anche il tempo delle iniziazioni. Alcuni gruppi neopagani europei festeggiano Imbolc accendendo candele che sporgono da una bacinella di acqua. Il significato è quello della luce della nuova vita che emerge dalle acque del grembo materno, le acque lustrali di Imbolc che lavano via le scorie invernali.
Questa è la festa della Dea Brigid, Signora della guarigione e dell'ispirazione, trasformata poi dalla chiesa in santa Brigida e festeggiata il 1 febbraio. Secondo il mito, infatti, il 31 Gennaio Cailleach, la Vecchia Strega, beve dalla fonte sacra trasformandosi nella Vergine Fanciulla Brigit. 
La pianta sacra di Imbolc è il bucaneve, perchè è il primo fiore dell’anno a sbocciare e il suo colore bianco ricorda allo stesso tempo la purezza della Giovane Dea e il latte che nutre gli agnelli. E’ uno dei Festival più enigmatici e affascinanti, e dietro la semplicità della candela bianca, si nasconde uno dei più profondi misteri di tutto l'Anno Magico.  Gadelica, una raccolta di miti, proverbi e poemi gaelici di Scozia, raccolti e trascritti alla fine dell’800 dal folklorista scozzese Alexander Carmichael, riportano la seguente filastrocca:

“La mattina del Giorno di Bride
Il serpente uscirà fuori dalla tana
Non molesterò il serpente
Né il serpente molesterà me”

Il serpente appare come uno degli animali-totem di Brigit. In molte culture il serpente o drago è simbolo dello spirito della terra e delle forze naturali di crescita, decadimento e rinnovamento. Il serpente è uno dei molti aspetti dell’antica Dea della terra: la muta della sua pelle simboleggia il rinnovamento della Natura e anche la sua dualità, infatti in gaelico “neamh” (cielo) è simile a “naimh” (veleno), provenendo entrambi dalla radice “nem”. In un antico codice irlandese, si narra che a Roma i ragazzi usavano giocare ad un gioco da tavolo in cui una vecchia megera liberava un drago mentre dall’altra parte una giovane fanciulla lasciava libero un agnello che sconfiggeva il drago. La megera allora scagliava un leone contro la fanciulla, la quale però provocava a sua volta una grandine che abbatteva il leone. La megera non è altro che la Vecchia Dea dell’Inverno sconfitta dalla Giovane Dea della Primavera. Essendo questa leggenda stata raccolta in un ambito culturale celtico, si può supporre che la Vecchia altri non era che Cerridwen a cui si contrappone Brigit. In realtà è la Vecchia Dea che si rinnova trasformandosi in Giovane Dea,(nelle fiabe l’eroe che coraggiosamente bacia una vecchia megera si ritrova di fronte una bellissima fanciulla...). Si credeva anche che Brighid stessa in questa notte attraversasse il paese benedicendo le persone e gli armenti, e perciò le venivano lasciati in dono sul davanzale della finestra dolci e pane imburrato. Qualche volta le veniva donato anche un fascio di spighe, per sfamare la vacca bianca che viaggiava con lei. 
Alexander Carmichael riferisce anche una bellissima consuetudine irlandese (J. Frazer scrive che è diffusa anche nelle Highlands e nelle Ebridi): 
“Le donne anziane sono assai affaccendate durante la Vigilia di Bride nei preparativi per celebrare il giorno a Lei dedicato, che è il primo giorno di Primavera. Preparano un cestino a forma di culla, che chiamano 'leaba Bride”, “letto di Bride”. Lo decorano con molta cura. Poi prendono un fascio di frumento, di solito d’avena, e gli danno la forma di una donna. La decorano con nastri vivaci tessuti al telaio, lucide conchiglie marine, pietre brillanti della collina….Questa figurina, deposta nella culla, viene chiamata Bride, 'dealbh Bride,' “icona di Bride”. Dopo essere stata vestita e decorata con estrema cura e amorevolezza, una donna va alla porta della casa e, in piedi con le mani sugli stipiti, chiama dolcemente nell’oscurità: "Tha leaba Bride deiseal" (il letto di Bride è pronto). Prontamente una donna dietro la porta replica: "Thigeadh Bride steach, is e beatha Bride" (Vieni Bride, sii la benvenuta.)  E la prima donna: "A Bhride! Bhride thig a stench, tha do leaba deanta. Gleidh an teach dh’an Triana" (Bride! Bride, vieni, il tuo letto è pronto. Proteggi la casa per la Trinità.) 
Le donne allora depongono l’icona d’avena nel letto che hanno preparato con così tanta cura. Poi mettono accanto alla figura un piccolo bastone dritto e bianco (bianco perché hanno tolto la corteccia). Questo bastoncino è chiamato in molti modi: "slatag Bride" (la piccola sbarra di Bride), o “slachdan Bride” (la piccola bacchetta di Bride), o "barrag Bride” (la verga di Bride). Il bastoncino è generalmente di betulla, ginestra, salice bianco, rovo o altro “legno sacro”…. Un simile bastoncino veniva dato ai re irlandesi al momento della loro incoronazione e ai Signori delle Isole nel loro insediamento. Il bastoncino doveva essere diritto a simbolizzare la giustizia, bianco per rappresentare la pace e la purezza….. 
Le donne poi livellano le ceneri del focolare, spargendole e spianandole attentamente. Talvolta le ceneri, poste in un panno, sono messe in un tavolo per proteggerle dagli spifferi o dalle correnti d’aria. 
Di primo mattino la famiglia controlla attentamente le ceneri. Se vengono trovati i segni della bacchetta di Bride, essi gioiscono, ma se trovano 'long Bride”, cioè l’impronta di Bride, la loro gioia è immensa, perché questo è il segno che Bride è stata con loro durante la notte, che è loro favorevole, che la famiglia aumenterà di numero, come pure aumenterà il gregge e saranno fertili i campi nel corso dell’anno. Se per caso le ceneri non riportassero alcun segno della presenza di Bride, la famiglia sarebbe assai triste. Sarebbe il segno che Bride è offesa e che non ascolterà le loro invocazioni. Per assicurarsi la sua benevolenza e “acquistare il suo orecchio”, la famiglia offre oblazioni e brucia incenso. L’oblazione è di solito un galletto, o una pollastrella, seppellita viva vicino all’incrocio di tre strade. L’incenso viene bruciato nel focolare quando la famiglia si ritira per la notte
.” 
In un’altra area culturale europea, nell’antica Roma, i primi giorni di febbraio erano sacri alla dea Februa o a Giunone Februata. “Februare” in latino significa purificare, quindi febbraio è il mese delle purificazioni. Processioni in onore di Februa percorrevano la città con fiaccole accese, simbolo di luce e allo stesso tempo, di purificazione.

Attività per Imbolc:

Imbolc è la festa della luce che inizia a manifestarsi con l'allungarsi delle giornate anche se siamo ancora ampiamente entro l'inverno. Imbolc è una delle feste del fuoco che si festeggiano attorno ai falò rituali. Il sole prepara con i suoi raggi la terra e la riscalda come fosse un grembo materno in vista della prossima semina e dei futuri raccolti. Con questa festa la Madre Terra ancora giovane si prepara ad incontrare il Giovane Sole. Questo è l'inizio di un lungo cammino spirituale e fecondo a livello di ispirazione per gli artisti, gli scienziati, i conquistatori e i maghi. Sbarazziamoci delle vecchie abitudini, delle vecchie idee, dei preconcetti, dei nostri lati negativi del carattere.
Apriamo le finestre di casa e accogliamo in noi e nella nostra vita il nuovo sole con tutti i suoi messaggi di trasformazione, apriamo il nostro spirito e prepariamoci ad accogliere la vita che da sempre avremmo voluto vivere. Noi siamo ciò che vogliamo, decidiamo oggi che cosa vogliamo essere e lavoriamo per raggiungere il nostro scopo. Usate un infuso di aceto e artemisia per purificare le vostre finestre e i vostri specchi. Questo è il momento delle pulizie di primavera e con la scopa rituale purificate tutta la casa recitando:
" Con la scopa e l'energia gelo e morte spazzo via. Da oggi presto l'inverno sarà un ricordo, spazzo spazzo tutto attorno e quel che è inutile tolgo di torno!".
Accendete in ogni stanza una candela bianca. Preparate dei cuscini dei sogni da regalare alle persone care (bruciate quelli dell'anno prima). Dedicatevi alla creazione di qualcosa di manuale. Potreste scrivete una poesia da leggere nel cerchio, lasciandovi ispirare da Brighid. Riconsacrate gli arnesi e gettate via le erbe vecchie di più di un anno. Per la tavola usare una tovaglia marrone simbolo della terra e per decorarla usare narcisi, giunchiglie e fiori di stagione. I cibi appropriati da mangiare in questo giorno includono i latticini, poiché Imbolc segna la festa della generazione. Vanno bene delle scodelle di crema. Inoltre sono ideali i cibi piccanti e corposi in onore del Sole. Il curry e tutti i piatti fatti con peperoni, cipolle, porri, scalogni, aglio, o erba cipollina, sono quello che ci vuole. Sono tradizionali anche i vini speziati e piatti contenenti uvetta tutti cibi simboli del Sole. Con la paglia create dei fascetti legati con del nastro nero. Mentre fate questo date ad ogni fascetto una caratteristica del vostro carattere che volete eliminare e poi bruciateli tutti nel calderone. Preparate un cestino riempito di rafia e decorato con edera e nastri bianchi. All'interno mettete una bambola di granturco vestita da sposa o se preferite legate assieme tre pannocchie con del raso bianco e avvolgetele in un centrino. Nel cesto mettere anche un pezzetto di cristallo di rocca. Questa è l'espressione simbolica dell'unione tra il Dio e la Dea. E' tradizione preparare anche la croce di Brighid e svolgere rituali di purificazione e protezione della casa e di noi stessi con acqua lustrale o con il fuoco, svolgendo, ad esempio, l'incantesimo della croce di sorbo. Imbolc è anche adatto per i rituali di ispirazione, iniziazione o dedicazione e per la benedizione delle candele. Dedicatevi alla meditazione e al lavoro spirituale. E' importante in questo periodo depurare l'organismo dalle scorie evitando fritture, carne, soprattutto rossa, fumo, caffé e alcool, preferendo frutta, verdura, pesce e tisane, soprattutto la tisana di tarassaco.


2 commenti:

  1. Utilissimo!!! Complimenti!!! =)

    Un caro saluto e benedizioni
    DARIO&SIMONA
    http://freyakosmetik.blogspot.it/

    p.s. nuovi follower, ti aspettiamo tra i nostri iscritti sul blog =)

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    1. Grazie mille :D arrivo di corsaaaaa eheheh, ma già siete tra i miei blog preferiti ;) un abbraccio

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